Mentre nel giorno dell’Immacolata lo Stivale si prepara ad addobbare casa per le feste natalizie seguendo tradizioni religiose e manifestazioni folcloristiche regionali, non molto lontano e precisamente in Catalogna gli spagnoli iniziano a prendersi cura di un tronco. Si, avete letto bene.
Il Tió de Nadal o cagatiò, ovvero “ceppo di Natale”, è un personaggio mitologico protagonista di una tradizione molto radicata in Catalogna. Si tratta di un ceppo di legno su cui viene disegnata una faccia e posto un berrettino rosso che ricorda quella del nostro Babbo Natale.
Dopo avergli dato da mangiare ogni notte e coperto affinché non abbia freddo, diviene un vero e proprio componente della famiglia da accudire amorevolmente almeno fino al giorno di Natale. Il 25 dicembre il cagatiò, sempre con l’estremità posteriore nascosta, viene preso a bastonate dai bimbi che recitano una filastrocca affinché il ceppo defechi regalini e dolciumi, precedentemente posti sotto la coperta dai genitori. Alla fine della canzoncina ai bambini viene dato il permesso di scoprire le meraviglie sollevando la coperta, tra applausi e sorrisi.
L’origine di questa particolare tradizione fonda le proprie radici nel fatto che da sempre l’albero è stato considerato una preziosa fonte di ricchezza nella cultura popolare. Il legno serviva infatti non solo a costruire case, oggetti di vita quotidiana e utensili, ma anche per riscaldare la famiglia durante l’inverno.